Caso seguito dalla parte del padre i cui figli, preadolescenti, si rifiutavano di vederlo da circa 6 mesi, la madre non risultava collaborante nel seguire i principi della bi-genitorialità e c’era il rischio che si sviluppasse un fenomeno di alienazione parentale nei confronti della figura paterna. Avendo disposto il giudice il seguente quesito alla CTU: “ …compiuti i dovuti accertamenti, sentiti i minori, valutate le capacità genitoriali delle parti, dica quali siano le migliori condizioni di affido e di permanenza abitativa dei minori e quali le modalità di incontro con l’eventuale genitore non affidatario, ovvero quello con il quale non saranno prevalentemente collocati…” il mio lavoro è stato quello di seguire tutti gli accertamenti tecnici espletati dal consulente del giudice, mantenendo un costante confronto con l’assistito e l’avvocato e ottenendo utili modificazioni circa la situazione in oggetto.